Risultati dell’elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Afant Arezzo
Il 23 Settembre 2020 si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della nostra associazione, inizialmente in programma a Maggio, ma rinviate causa Covid 19. Per i risultati si rimanda al sito.

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Quarantena, malattia dei figli, congedi, ferie/permessi obbligati e contratti a termine al tempo del Covid.

Quarantena

Questo tema è particolarmente complesso ed è difficile dare delle linee guida che valgano per tutti in quanto possono variare da caso a caso e nel tempo. Le competenze e le decisioni sono del servizio igiene e prevenzione di riferimento. Se qualcuno avesse necessità di maggiori informazioni può contattarci per mail o telefono: la richiesta verrà inoltrata al nostro commercialista consulente che già abbiamo sollecitato sull’argomento.
I giorni di quarantena sono equiparati a tutti gli effetti alla malattia per tutti i lavoratori dipendenti.
Per quanto concerne i giorni di attesa dei risultato tampone, dobbiamo considerare se la richiesta è volontaria o fatta a seguito di contatti con persone malate. Nel primo caso tali giorni non venivano riconosciuti dai datori di lavoro e vi è stata una ferma presa posizione da parte dei sindacati: il nostro consulente consiglia comunque di presentare certificato medico, peraltro consigliato anche dalle autorità sanitarie, a meno che il datore di lavoro non attivi, tramite il medico competente (che qualora non sia presente all’interno della farmacia viene nominato al momento), la sorveglianza attiva, che nel caso dei farmacisti può prevedere il ritorno al lavoro sotto controllo sanitario. La Fofi, ha ribadito infatti che “ai farmacisti, agli operatori delle farmacie e ai dipendenti delle parafarmacie non si applica la misura della quarantena precauzionale Tali lavoratori sono comunque sottoposti a sorveglianza da parte delle autorità sanitarie che verificheranno eventuale comparsa dei sintomi, e possono continuare a operare, mentre dovranno sospendere l’attività lavorativa nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19.”

 

Diverso è il caso in cui una familiare convivente sia positivo: lo stesso va isolato ed evitato qualsiasi contatto. In casi simili si consiglia la quarantena che è stata accettata dai datori di lavoro per impedire così più gravi conseguenze; anche in questo caso però può essere attivata la sorveglianza attiva.

Per malattia dei figli è previsto già da tempo dalla normativa, un congedo non retribuito (diverso dal congedo parentale Inps) che può essere richiesto dai genitori dipendenti (sia contratto farmacie private che pubbliche) in maniera alternata con presentazione certificato medico: senza limiti per figli fino a 3 anni; 5 giorni da 4 ad 8 anni.

L’astensione per malattia per figli è diversa dal congedo parentale Inps:
per prendersi cura entro i primi 12 anni dei figli per un periodo limitato di tempo la normativa vigente prevede un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera fino agli 8 anni del figlio e nessuna indennità da 8 a 12 anni del figlio. Per approfondimenti su questo ultimo aspetto si rimanda al link sul sito Inps
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Quarantena scolastica
Nella situazione attuale di emergenza sanitaria e con la ripresa della scuola è riconosciuto un congedo in caso di quarantena disposta dalla Asl per i figli minori di 14 anni a seguito di contatto verificatosi all’interno della classe(art 5 del D.L 8 Settembre 2020). In particolare per la normativa uno dei genitori può astenersi dal lavoro per tutto o parte del periodo: in questo caso è riconosciuta in luogo alla retribuzione, un’indennità pari al 50 % ed i periodi sono comunque coperti da contribuzione figurativa. Il beneficio al momento può essere riconosciuto entro il 31 Dicembre 2020.Riduzione personale: ferie/permessi
Le farmacie sono rimaste obbligatoriamente sempre aperte. Per tutte le attività produttive e professionali non colpite dai provvedimenti di sospensione, il Governo ha incentivato l’utilizzo delle ferie, dei congedi e permessi retribuiti. Il datore di lavoro è dunque legittimato a imporre le ferie e i permessi, soprattutto se maturati negli anni precedenti e non ancora goduti. Il decreto della presidenza del Consiglio non contiene, in proposito, alcun criterio specifico, ma detta solo una raccomandazione riguardante la fruizione di ferie e congedi per incentivare il famoso slogan “io resto a casa”. La decisione di individuare i farmacisti da mettere in ferie è quindi rimessa al titolare, che dovrà comunque privilegiare coloro che hanno accumulato nel tempo un maggior numero di giorni di ferie e permessi.
Contratti a termine: eliminate le condizioni per rinnovo o proroga
Sono stati eliminati alcuni dei vincoli che ne regolamentavano l’utilizzo. In particolare, pur lasciando fermo il tetto complessivo di 24 mesi, è stato reso possibile rinnovare o prorogare il contratto per un periodo massimo
di 12 mesi e per una sola volta.
Per informazioni più complete si rimanda ai seguenti articoli
LINK 1
LINK 2

 

Malattia Covid/Infortunio
L’Inail chiarisce (circolare n 22 20/05/2020) che l’infezione da Sars-Cov2, come tutte quelle da agenti biologici contratte in ambito lavorativo, dà luogo al riconoscimento della tutela per gli infortuni. La professione del farmacista comporta sicuramente un alto rischio di esposizione. Perché si tratti di infortunio sul lavoro e non di malattia occorre tuttavia che venga dimostrato, anche attraverso presunzioni, che l’evento infettante si sia verificato durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e sia con questa in diretta relazione.
Farmacista vaccinatore: stop di Conasfa, vaccini e test sierologici
All’inizio di Settembre si era aperta la discussione riguardo alla proposta appoggiata da Federfarma e Fofi del farmacista vaccinatore. In particolare Conasfa, l’Associazione nazionale dei farmacisti non titolari ha diramato un comunicato stampa in cui chiarisce la propria posizione: non abbiamo la qualifica, la competenza e neppure le tutele per operare la vaccinazione. Afant Arezzo, come già comunicato, appoggia questa posizione.

 

Inoltre vi invitiamo a leggere il contributo di Sinasfa in merito alla questione, in cui si evidenzia che non esiste ad oggi nessuna normativa che lo consenta.
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Riguardo al tema del farmacista vaccinatore riportiamo queste notizie.
Nel Lazio c’è la richiesta da parte regione di dispensare i vaccini anti influenzali nelle farmacie del territorio con oneri a carico dei cittadini per le categorie che non rientrano nella campagna del 2020: il vaccino dovrebbe essere somministrato secondo modalità e requisiti specifici tra cui presenza di personale opportunamente istruito e locale adeguato. Il Cts (comitato tecnico scientifico) ha espresso un parere negativo circa la possibilità di somministrare i vaccini in farmacia, posizione espressa più volte chiaramente anche dalla categoria dei medici. Inoltre il dottor Croce, presidente dell’Ordine farmacisti di Roma, ha chiarito che ai sensi delle leggi vigenti è impossibile somministrare i vaccini in farmacia in quanto è un atto medico (che può essere effettuato da un infermiere ma sempre unicamente sotto la responsabilità di un medico) e la presenza di un medico in farmacia è vietata dalle norme ancora in vigore. In Toscana è già avviata la distribuzione dei vaccini antiinfluenzali ai MMG e ai PLS dalle farmacie territoriali.
Il Ministero della Salute ha proposto di effettuare test sierologici in farmacia per individuare soggetti positivi al virus Covid 19: progetti del genere sono già operativi o in partenza in alcune regioni all’interno di campagne di screening in accordo con le strutture sanitarie per alcune categorie professionali (vedi ad esempio il comparto scuola), i sindacati confederati, esprimono perplessità evidenziando che i farmacisti dipendenti continuano ad assicurare un servizio essenziale e primario nel territorio ma sono spesso dimenticati, con un contratto scaduto da oltre sette anni, senza nessun riconoscimento economico per l’impegno profuso nella crisi e senza uno specifico protocollo di sicurezza e prevenzione nazionale.
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TUTTE LE TEMATICHE TRATTATE SONO ANCORA IN EVOLUZIONE, VI TERREMO AGGIORNATI.
Riduzione crediti formativi ecm: bonus di 50 crediti per il 2020 per emergenza Covid

Una circolare della Fofi conferma la riduzione del debito formativo di tutti i farmacisti in considerazione del periodo emergenziale Covid-19: saranno considerati già acquisiti 50 crediti Ecm pari ad 1/3 del debito formativo triennale.

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Si chiede inoltre gentilmente di non rispondere alle newsletter, per qualsiasi comunicazione l’indirizzo email da utilizzare è info@afantarezzo.it o cell 3703613108.
Grazie per l’attenzione.
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