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Ipotesi Accordo contratto farmacie private

 

A Settembre è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale delle farmacie private tra i sindacati confederali e Federfarma. La trattativa è arrivata dopo 8 anni di contratto scaduto ed un confronto lungo e difficile. Si riconosce positivamente che ci sia stato uno sblocco con l’ipotesi di accordo, ma sono state disattese molte delle aspettative dei farmacisti collaboratori. Soprattutto dal punto di vista economico l’incremento non è sembrato soddisfacente e non è stata riconosciuta l’una tantum a coprire gli anni di mancato rinnovo.
Il sindacato ha chiarito che alla luce della situazione attuale (poca rappresentatività del sindacato in una realtà frammentata propria delle farmacie private) non si poteva ottenere di più e giudica positivamente l’accordo, considerando che si partiva da una totale chiusura da parte di Federfama che chiedeva l’annullamento dei permessi e una flessibilità incondizionata.
Nell’accordo, continua il sindacato, da sottolineare anche l’aspetto economico, che tiene conto delle nuove mansioni richieste al farmacista emerse soprattutto a seguito della pandemia.
Inoltre, è stata introdotta un’ assistenza sanitaria integrativa che mancava nel nostro settore.
La discussione è molto aperta all’interno della categoria.
Qui sotto gli articoli più rappresentativi a riguardo alcuni dei quali già inviati agli iscritti per whatsapp.
Inoltre si è anche riaperta la trattativa per il rinnovo del contratto farmacie pubbliche.

 

Sintesi incontro con Cgil ad Arezzo

 

Il 13 ottobre si è svolto un incontro aperto ai farmacisti della provincia presso la sede CGIL di Arezzo: presenti come rappresentanti sindacali Marco Pesci e Benedetta Mariani che hanno commentato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto farmacie private.

E’ stata fatta un’analisi dettagliata di tutto l’impianto contrattuale, che entrerà in vigore a Novembre, per motivare così alcune scelte fatte.

E’ stato rilevato all’inizio dell’incontro che i 2 contratti, quello privato e pubblico, seppur diversi con storie e dinamiche sindacali differenti, siano correlati: infatti sbloccato il primo si è riaperto la contrattazione per il secondo

Federfarma chiedeva l’abolizione dei permessi e la flessibilità oraria di 50 ore settimanali per 52 settimane all’interno di ogni anno solare recuperabili poi nei periodi di minor lavoro. Erano proposte irricevibili che hanno lasciato la trattativa in stallo per molti mesi: entrambe le ipotesi sono state scartate (è rimasto solo per i neo assunti il raggiungimento progressivo del monte permessi di 40 ore annue nei primi due anni lavorativi) a scapito, probabilmente, dell’aspetto economico.

Anche sul fronte dell’aumento mensile di 80 Euro lordi il commento dei sindacalisti si è incentrato su un ragionamento complesso: il calcolo della somma che spetta alla categoria viene fatto in base all’aumento annuo dell’inflazione e per far fronte a questo parametro spetterebbero 67 Euro mensili. L’aver ottenuto una somma superiore in qualche modo sopperisce alla mancata erogazione dell’ ”una tantum” per gli anni di vacanza contrattuale.

Ci sono poi alcuni aspetti molto innovativi che non vanno valutati tanto per il peso che adesso hanno, ma quanto perché introducono novità su cui poter lavorare in vista di un nuovo contratto, magari già prima del 2024 (anno in cui scadrà quello rinnovato adesso).
Infatti viene introdotto il livello di inquadramento Q2, farmacista specializzato, a cui spettano 70 Euro lordi di aumento mensili e che si occupa di attività legate alla “farmacie dei servizi”: ancora non sono definiti i criteri e requisiti per ottenere tale riconoscimento ma il consiglio dei sindacati è che i collaboratori si prestino ad effettuare queste mansioni a patto che il datore di lavoro gli riconosca il Q2 proprio per non depotenziare e sminuire la professionalità del farmacista.
Con questo nuovo riconoscimento professionale si apre la possibilità di carriera anche per il farmacista collaboratore privato.

Per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro nell’accordo sono stati introdotti dei comitati Covid regionali costituiti da rappresentanti di Federfarma e dei sindacati dei dipendenti il cui compito è quello di vigilare sul rispetto dell’applicazione del protocollo governativo nazionale per il contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid19.

Altro punto importante è l’assistenza sanitaria integrativa, assoluta novità per la nostra categoria. I datori di lavoro dovranno versare 13 euro al mese ad un fondo che offrirà la possibilità per tutti di venir riconosciute prestazioni assistenziali di vario genere. Il fondo è ancora da individuare ma la speranza è che a breve alcune questioni burocratiche vengano risolte.

Verrà potenziata l’azione dell’Ente Bilaterale, a cui i datori di lavoro e dipendenti dovranno versare obbligatoriamente una quota dello 0.05%: l’ente è un luogo di confronto dove vengono proposte iniziative per il nostro settore, eroga servizi e formazione e si occuperà anche per esempio di eseguire uno studio a livello regionale per vedere a quanti colleghi verrà riconosciuto il livello Q2.

Viene introdotta una quota di 2 euro per remunerare ogni vaccino eseguito: si tratta di un’innovazione perché apre la strada per riconoscere a livello economico ogni atto professionale eseguito. L’importo del rimborso è frutto di un conto matematico dato dal costo orario di ogni farmacista, dal guadagno dato dall’esecuzione in un’ora di un certo numero di vaccini, e dall’importo che lo Stato riconosce per ogni vaccino: chiaramente se Federfarma avesse ottenuto un compenso maggiore (al momento è di 6 euro) per ogni vaccino, l’importo riconosciuto al farmacista sarebbe stato più di 2 Euro.

Si è sottolineato che la parte sindacale può avere un peso più rilevante al tavolo delle trattative quanto maggiore è il numero di lavoratori che rappresenta.

 

Prossimi appuntamenti

 

FarmacistaPiù 5-6-7 Novembre 2022
Anche quest’anno Conasfa sarà presente all’evento (edizione on line) con un convegno dal titolo: “La resilienza del sistema della sanità italiana: l’evoluzione professionale del farmacista collaboratore nel rilancio della salute pubblica”.
Vi invitiamo fin da adesso a iscrivervi a questo importante appuntamento.

Corso di aggiornamento Febbraio/Marzo 2022
Continua anche per il 2022 da parte di Afant l’ organizzazione di corsi di aggiornamento professionale. Il tema trattato questa volta sarà sempre collegato ai probiotici: la Stipsi.
Vi terremo aggiornati in merito.
Inoltre sta continuando la realizzazione, da parte della nostra associazione, di una guida pratica sui probiotici, importante strumento di supporto per il nostro lavoro di consiglio al banco, che verrà presentata in occasione del prossimo corso di formazione.

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